Energia, Ambiente e Accettabilità Sociale

Studi, analisi, carte tematiche, statistiche, una ricca bibliografia, a cura di Tommaso Franci, Manrico Benelli e Massimiliano Benelli nella prima edizione de “LA RISORSA GEOTERMICA PER USI ELETTRICI IN ITALIA: ENERGIA, AMBIENTE E ACCETTABILITA’ SOCIALE”.
A cura di: Amici della Terra – Firenze – Onlus.
www.amicidellaterra.org

Prima Edizione – Aprile 2008

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L’obiettivo che l’associazione Amici della Terra si prefigge è quello di fornire un quadro sull’uso della risorsa
geotermica a fini elettrici in Italia, sotto il profilo ambientale, energetico, economico, istituzionale
e sociale. Il quadro conoscitivo vuole avere un taglio divulgativo ma di completezza per gli attori rilevanti
che oggi costituiscono lo scenario in cui si decide il futuro della geotermia italiana.
In conformità a questo quadro conoscitivo il rapporto si conclude con l’individuazione degli assi strategici
d’intervento da seguire sia a livello istituzionale sia d’impresa per la tutela e la valorizzazione di una
risorsa essenziale per qualsiasi scenario di sviluppo sostenibile.

In conformità a questo quadro conoscitivo il rapporto si conclude con l’individuazione degli assi strategici d’intervento da seguire sia a livello istituzionale sia d’impresa per la tutela e la valorizzazione di una risorsa essenziale per qualsiasi scenario di sviluppo sostenibile.

Il primo capitolo, dopo una descrizione generale del fenomeno geotermico, tratta il sistema geotermico toscano con l’obiettivo di descriverne in forma contestualizzata ma divulgativa le caratteristiche sotto il profilo geologico e della circolazione delle acque.
Il secondo capitolo è finalizzato a offrire una panoramica qualitativa e quantitativa sull’utilizzazione negli ultimi decenni della risorsa geotermica a fini elettrici e una rassegna di sintesi delle potenzialità della risorsa alla luce delle ricerche più recenti sullo sviluppo dell’attività industriale di sfruttamento della risorsa.
Il terzo capitolo offre una descrizione delle principali implicazioni ambientali provocate dall’utilizzo dei campi di coltivazione geotermica nella realtà toscana in base ai risultati delle attività di monitoraggio, di controllo ambientale e delle ricerche disponibili.
Il quarto capitolo vuole ricostruire le caratteristiche e il contenuto dell’intervento pubblico in termini di politiche energetiche e ambientali nei confronti dell’attività geotermoelettrica dalla metà degli anni novanta ad oggi, ponendo attenzione al passaggio di competenze dallo Stato alla Regione avvenuto tra la fine degli anni ’90 e i primi anni del decennio successivo.
Il quinto capitolo vuole delineare un quadro generale riguardo l’evoluzione nel tempo dell’utilizzo della risorsa geotermica nella prospettiva delle dinamiche di conflitto ambientale emerse nell’ultimo decennio nel rapporto con comunità e istituzioni locali.

Con le conclusioni, partendo da una valutazione positiva sull’importanza della risorsa geotermica in un’ottica di sviluppo sostenibile, s’individuano in termini strategici gli ambiti d’intervento essenziali e il ruolo che sono chiamati a svolgere gli attori fondamentali, a partire dalle istituzioni e dall’impresa concessionaria.

In particolare sono individuate come essenziali alcune linee d’intervento:
1) Il completamento dei quadri conoscitivi di carattere ambientale, necessari a orientare secondo criteri sempre più rigorosi di sostenibilità, lo sfruttamento della risorsa geotermica a fini elettrici.
2) Il rafforzamento e la legittimazione del ruolo delle agenzie tecniche pubbliche preposte alle funzioni di monitoraggio e controllo per le problematiche d’impatto ambientale, sicurezza e tutela della salute connesse alle attività geotermiche;
3) Lo sviluppo di capacità di gestione delle relazioni, informazione e comunicazione, adeguate allo scenario di conflitto ambientale che caratterizza in particolare la realtà dell’Amiata, da parte della Regione Toscana quale principale istituzione responsabile della tutela degli interessi pubblici nella regolazione delle attività geotermiche;
4) La necessità che Enel inquadri l’impegno nella gestione del conflitto non solo nella logica di una fase in cui è prioritario riuscire a sbloccare il proprio piano d’investimenti nella geotermia, ma collochi questo impegno in una prospettiva più ampia, anche temporalmente, che riguarda la strategia e lo stile del rapporto che l’impresa vuole costruire con il proprio territorio di riferimento per quest’attività.

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